martedì 9 ottobre 2007

A VOLTE RITORNANO

Il mio padrone di casa credeva mi chiamassi Stefano. Ne era tanto convinto da aver richiamato una seconda volta i miei coinquilini per assicurarsi che da un mese all'altro non avessero cambiato la compagnia di casa. "Dopo essere stato tranquillizzato - mi raccontavano Lorenzo e Chiara (i due fratelli che dividono la stanza più grande del mio appartamento) -, siccome è un po' smemorato, ci ha chiesto di dargli pure una rinfrescatina dei cognomi". Insomma, doveva mettere i nostri nomi sulla cassetta della posta. "E allora glieli abbiamo detti: Simone Rossi, Lorenzo Parisi, Chiara Parisi...". Scusate, ma ho sentito bene? Cioè questa quà si chiama Chiara Parisi. Cioè io trovo una casa in una via di una città immensa come Roma e la mia coinquilina donna si chiama Chiara Parisi. Cazzo, Chiara Parisi, mica Cinzia Ciccocioppo. Mica Paolella Bagnailcane. Mica MIkaela Brodokillinucciarustichellaepezzindetorta. No! Chiara Parisi. Rido con i ragazzi che mi hanno visto sbiancare. Li saluto ed esco. Dopo qualche minuto squilla il cellulare. Un numero che non conosco, rispondo. "Ciao Simò come stai?". Cazzo è la Chiarina. Cazzo è la Chiarina. Sono tre mesi che non la sento e mi sta chiamando ora e non lo sta facendo per chiedermi un favore, ma così, tanto per sentirmi. Adesso. La Chiarina. Roma può far paura.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo vuole.
Anzi: lo vogliono.

Anonimo ha detto...

Già. La Chiarina, oltretutto, è notoriamente una strega

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu