sabato 3 marzo 2007

DIASPORE


L'importante è non farsi prendere dal panico. Basta capire che le situazioni cambiano, che le necessità non possono essere sempre le stesse, che il tempo passa.
Passa per Cacile, che dà l'addio alla match point per la più significativa esperienza da tirocinante alla farmacia Galeno. L'aspettano 750 ore. Uno sproposito. Ha affermato che ora dovrà risparmiare e per farlo è disposta a pranzare all'università con dei panini portati da casa: "Userò il panbauletto che resta più morbido" specifica.
Passa per Gozzy, che adesso più che mai è de Roma, che gira pè Roma, che passa il fine settimana a Roma con la Chiara, che gioca a calcetto in qualche campo de Roma, che impara il dialetto de'a Capitale.
Passa per Focaia, che prima è timido; poi è timido, ma inizia ad imitare, per la gioia dei suoi compagni di vacanza riminesi, la voce di Bubu; poi comincia a sfasciarsi d'alcool; quindi importuna tutte le donne; infine, esce con quelle stesse donne di sabato, e se ne frega degli amici.
Passa per il Pampa, e grazie a Dio passa in fretta, perchè non ne può più di gesso e stampelle e di somigliare a Hugh Laurie.
Passa per Trippa, che trascorre due notti a Bologna in compagnia di Sternardi, pagandone soltanto una, a far l'amore ed a chiedersi come mai quando c'era andato lui, a Roma, la gente aveva storto il naso, e invece adesso che ci vanno tutti gli altri, deve accettare insulse manifestazioni d'entusiasmo.
Passa per il Meuri, che vede i suoi amici invecchiare e perdere colpi.
Passa per Rigby, che si trasferisce per appena 5 anni a Springfield affermando di "non temere una nuova Cernobyl".
Passa per il sottoscritto, che dal 15 marzo prossimo tornerà a vivere sulla Cassia, a poche centinaia di metri dalla casa in cui ha trascorso i primi tre anni della sua esistenza. Lungo quella via, nei primi mesi del 1978, l'alfa giulia dei miei genitori veniva fermata da una pattuglia di carabinieri che gli chiedevano di accostare e fermarsi. Erano i giorni del sequestro Moro. Io me ne stavo nella culla sul sedile posteriore. Mio padre scendeva, mostrava i documenti e la patente, mentre Morena era costretta a prendermi in braccio per dimostrare di non nascondere una pistola sotto il cuscino e la copertina del pupo.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Rigby si trasferisce a Springfield???

Federico ha detto...

Solo una precisazione, caro amico mio, mi sembra di ricordare di essere stato costretto ogni sera della vacanza romagnola ad imitare Yoghi che chiamava Bubu.Bubu era un riflesso nella mia magistrale imitazione dell'orso Yoghi...ce tornamo a mangna' il ciambellone con le gocce di cioccolato?

Anonimo ha detto...

per me invece il tempo non passa mai, constato da questo post...grazie simò

Anonimo ha detto...

c'è solo una persona, bozzi, che rimane sempre la stessa. identica a sè stessa. che c'è anche quando non sembra che ci sia e sembra che ci sia anche quando non c'è. no?

Anonimo ha detto...

e chi cazzo è?

Anonimo ha detto...

ah...io no 'o so!!!

Anonimo ha detto...

bozzi, là, sveglia. chi mai può esse', 'st'amico nostro?

Anonimo ha detto...

il giallo s'infittisce.... chi è?

Anonimo ha detto...

avevo intuito che fosse lui. dovrebb'esse quello delle piadine di merda!