
A casa mia vige ancora la regola delle uova di cioccolata. I miei le regalano a me e Cacile, io ne regalo una a Rigby che ne regala una a me; Cacile ne regala una a FerroD'Alessio che ne regala una a lei. Poi, accade, che sopra il mobile del salotto ce ne sia sempre una in più che non si sa chi ha comprato per chi, ma che, perchè c'è, viene aperta insieme alle altre. Ieri mattina tutti questi gusci neri sono stati sfondati tra le 8,25 e le 8,48 del mattino (il pranzo pasquale l'avrei consumato in Toscana dai nonni, presso il ristorante "Da Sbrana"); si trattava, in cinque casi su sei, di uova perugina (quelli dei maestri del cioccolato tanto per intenderci), delle quali due al latte e quattro fondente. Ebbene in tutte c'era lo stesso merdoso dono: un astuccetto color ruggine a forma di mezzaluna o, nel migliore dei casi, dalla struttura tubolare. In particolare, quello a mezzaluna, di dimensione maggiore, infilato nell'uovo plastificato delle sorprese da almeno dieci mesi, aveva assunto una conformazione a zig-zag impossibile da modificare. Morena ha proposto di stirarli; io di dargli fuoco. L'ho sempre detto che i migliori sono gli ovi della kinder, ma costano troppo e albertazzio non me li compra mai.
3 commenti:
La forma dell'astuccio è quella del bacio. Quindi non è che si sono deformati! Il colore ricorda vagamente quello del cioccolato. Io comunque l'ho trovato rotto ed era assenteil coupon per la vincita del viaggio...
dubito che il singolare di uova sia di genere femminile, sibone
per le uova di cioccolato vale questa regola
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