sabato 24 febbraio 2007

FUORI CONTROLLO

Qualche anno fa Trippa si sedeva di fronte a noi in sala mensa e snocciolava le sue cifre interiori. Aveva fatto un prelievo di sangue qualche giorno prima ed i risultati erano sconfortanti. Trippa era un uomo che rischiava proporzionalmente alla sua stazza, ovvero grosso: lo spuntino notturno a base di crackers, salame e maionese gli si stava rivoltando contro. Allora, Matteo Tacconi toccava quota 320 di trigliceridi; praticamente il doppio del limite massimo. Ci preoccupammo, io e Giovanni soprattutto, e cercammo insieme una soluzione all'ingombrante problema senza trovarne però nessuna che non avesse come controindicazione la morte del soggetto. Matteo aveva gli occhi più spenti del solito e sembrava preoccupato. Ricordo che quel giorno rinunciò al rulade postprandiale di scienze politiche tra lo stupore non solo nostro, ma dell'intero ateneo. Ma si sa come vanno certe cose. Se si lascia passare qualche giorno, ci si concentra un po' sullo studio, si appallottola, si dà fuoco e si gettano i residui carbonizzati del foglio della discordia in un tritarifiuti, scoprendosi magari, nel frattempo, grandi estimatori dei balcani, certi timori svaniscono e si può riprendere la vita di sempre. Così mi capitava di parlare con Trippa chiedendogli se stesse facendo qualche cura, se stesse più attento a quel che mangiava, se avesse già fissato un successivo controllo. All'inizio lui scrollava le spalle, infine diceva "non me frega un cazzo" e scoppiava a ridere e diceva che aveva fame. Io avevo paura. Oggi, invece, devo ammettere che Matteo aveva ragione. Nonostante si sfasci dalla mattina alla sera le sue recenti analisi del sangue lo vedono poco al di sopra della soglia massima: 180. "Sono appena sopra" mi spiega "pensa che cavalaglio aveva 400!". Quando vedo il cava, gli chiedo se è vero, e pure lui ride e dice che è così. Penso che forse i trigliceridi sono composti di ossido di azoto e abbiano il potere di rilasciare nell'organismo gas esilarante. Poi ieri sera vado a cena da rigby e mentre addento un pezzo di salsiccia sento suo padre dire: "La moglie di un mio caro amico ha fatto le analisi del sangue ed aveva i valori dei trigliceridi totalmente sballati". Lo guardo incuriosito e cercando di abbozzare un sorriso affinchè non pensi che io credo si tratti di un argomento delicato, domando, "Sballati quanto?". "Li aveva a 2000". Quasi sputo il boccone perchè stavolta mi vien proprio da ridere, ma lui mi guarda serio e fa:"Non è mica uno scherzo. E' a rischio pancreatite". Non so esattamente di cosa si tratti, ma capisco che è qualcosa di grave. Sento che il padre di rigby è contrariato e sono sicuro che sta pensando a quanto è stupido il ragazzo dè sù fia.

4 commenti:

Federico ha detto...

Diiiioo miiiooo...2000è davvero molto, ma proprio molto, certe che t'è vnuto da ride Marietta. Ricordo comunque la gioia vera di Trippa in quei giorni subito successivi alle analisi, quando stava appena appena sopra il limite massimo. Parlava solo di quello, non lo sopportavo più

Anonimo ha detto...

Sì parlava solo di quello e magnava!

Anonimo ha detto...

Bozzi dopo il 400 di "Drigligeridi" sono stato molto più attento alla dieta (meno alcool, fritture, un pò meno parmigiano sulla pasta...) e le mie ultime analisi erano a 205!! Un buon risultato in 1 anno ma se penso che quel fraido de Trippa ce li ha + bassi dei miei con quella vita che fa...

Anonimo ha detto...

Trippa tiene il ritmo: anche stasera a casa mia 4 cioccolatini trafugati dalla credenza del salotto